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La Costa Smeralda, icona di stile ed architettura.
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La Costa Smeralda, icona di stile ed architettura.

11/06/2020

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Erano i primi anni ’60 quando la Costa Smeralda nacque dalla volontà di pochi investitori, a capo dei quali vi era il principe Karim Aga Khan, di creare in un tratto di costa selvaggia e bagnata dal mare cristallino della Sardegna, un rifugio per vacanze ad uso privato. Il 14 marzo 1962 venne fondato il Consorzio Costa Smeralda avente il ruolo di controllore dello sviluppo architettonico sul territorio interessato dall’investimento. Tutti i progetti dovevano essere approvati dal comitato per l’architettura, e dovevano rispettare gli standard e i canoni stilistici prestabiliti: perfetta integrazione con la natura circostante, linee morbide e sinuose, colori pastello, utilizzo di materiali del luogo come legno e granito lavorati magistralmente dagli artigiani locali seguendo le progettazioni di architetti fra i migliori al mondo.

Nacque così uno stile architettonico conosciuto in tutto il mondo e la Costa Smeralda divenne in breve tempo una delle mete turistiche più rinomate ed esclusive.

Alla fine degli anni sessanta gli architetti incaricati della progettazione dei primi insediamenti, Vietti, Busiri Vici, Couelle, Simon, Mossa avevano dato vita al villaggio di Porto Cervo, cinque alberghi già operativi, la chiesa Stella Maris, un grande golf in costruzione e le prime ville, sorte presso le più belle spiagge e in località come Liscia di Vacca, Capriccioli, Grande Pevero, Pantogia.

Abbiamo menzionato alcuni degli architetti artefici della creazione della Costa Smeralda tra i quali Jacques e Savin Couelle, padre e figlio, due genialità in conflitto.

Lo Stile Couelle ha dato un’impronta inconfondibile alla Costa Smeralda, fatto di forme plastiche, curve dolci, pareti bianche, soffitti a volta, travi ritorte di ginepro, nicchie ricavate nelle pareti e tanti dettagli elaborati di pietra e materiali poveri. Le case di Jacques sembrano avveniristiche, architettonicamente portano una certa evoluzione nella cultura locale, seppur riportano alla mente l’idea di caverna, di un luogo protetto e sicuro, in cui avvertire un senso di serenità e calda accoglienza. 

Il famoso Hotel Cala Di Volpe (1963), una delle sue opere più note, rappresenta un esempio insuperato di questa arte e ancora oggi quasi interamente arredato con i materiali ed il design dell’artigianato tradizionale sardo.

Tra le sue opere in Costa Smeralda, ritroviamo la realizzazione di molteplici ville nonché la sua splendida villa a Monti Mannu, Abbiadori.

Savin Couelle, il figlio, fu chiamato dal padre per avere il suo aiuto nella direzione del cantiere dell’Hotel Cala di Volpe. Così trasferitosi in Sardegna cominciò e continuò a lavorare a molti altri progetti, e rimase dietro richiesta del principe per partecipare allo sviluppo totale della Costa Smeralda.

La sua architettura è molto vicina a quella del padre, architettonicamente sposa la stessa filosofia, anche se le sue sono case in senso più moderno; nei suoi interni non manca mai, però, il richiamo alla caverna, con soffitti a volte morbidi e modellati, come se creati da nastri volteggianti nell’aria, quasi non esiste un angolo retto o una linea dritta, riecheggia una grande attenzione ai materiali e al rispetto per la natura circostante.


Photo Tiziano Canu

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